2 febbraio 2008


LA UIL BAC CI INFORMA DEL DIBATTITO IN CORSO AL MINISTERO PER I BENI E ATTIVITA' CULTURALI:

NUOVA ARTICOLAZIONE PERIFERICA SCELTE DI NATURA POLITICA TOTALMENTE PRIVE DI SENSO.

E’ proseguito l’incontro sulla riorganizzazione delle strutture dirigenziali di seconda fascia in cui si articola l’amministrazione centrale e periferica del Mibac.
Come avevamo avuto modo di rilevare siamo in presenza di una proposta che risente certamente della situazione politica generale e che tuttavia non può essere questo il motivo per effettuare scelte che sono prive di qualunque criterio logico da un punto di vista tecnico scientifico ma rispondono solo ad interessi politici territoriali senza capo e senza coda.
Il caso della Lombardia è tra i più emblematici, si divide l’attuale Soprintendenza ai beni architettonici di Milano per istituirne una nuova con sede a Bergamo ma nessuno si è preoccupato di verificare se ci sono dipendenti presso la città individuata come sede.
Questo significa due cose:
La Soprintendenza s’istituisce sulla carta ma non partirà mai.
La Soprintendenza per poterla far funzionare dovrà avere un nucleo di persone, almeno 10, tra tecnici e amministrativi che dovranno arrivare da qualche altro istituto.
Al Sottosegretario abbiamo detto con forza, che nessuno pensi ad attivare processi di mobilità del personale, peraltro in una regione dove già sono note le carenze organiche, e risponda alla vertenza territoriale che la Uil insieme a Cgil e Rdb hanno messo in campo proprio per la Lombardia.
Tra l’altro, se proprio si vuole istituire una nuova Soprintendenza, questa la si può fare per esempio dividendo i comuni e prevedendo che a Milano, così come a Roma, vi siano due Soprintendenze ai beni architettonici, l’una con competenze sui comuni di Sondrio,Lecco,Como e Varese con sede a Milano.
L’altra, sempre con sede a Milano, con competenza sui comuni di Milano, Lodi, Pavia, Monza e Bergamo.
Anche per gli Archivi, non si comprende assolutamente la ratio nell’individuazione degli uffici Dirigenziali, come ad esempio nel caso di Salerno che dopo Napoli rappresenta uno dei più importanti archivi del meridione.
Incongruenze vi sono anche per Venezia, poiché ad esempio si sono dimenticati di considerare che nella Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici della città di Venezia vanno ricompresi anche gli 8 comuni della laguna visto che tale attribuzione è prevista dalla legge 171/93.
Lo stesso ragionamento vale per i Poli Speciali e le Soprintendenze miste che si dividono come nel caso della Campania, Lazio, Toscana e Veneto.
Qui occorre definire la collocazione del personale nonché le risorse necessarie per il lavoro e per il funzionamento nonché la logistica.
La Uil è al fianco dei lavoratori che stanno denunciando giorno per giorno le incongruenze che nascono prima dal regolamento di riorganizzazione e oggi dall’emanando D.M. di riordino delle strutture.
Questo vale anche per gli uffici Dirigenziali dell’amministrazione centrale nonché per quelli di nuova istituzione che insistono tutti sul Lazio.
Anche in questo caso vi sono problemi per il personale per la logistica.
Inoltre, aspetto non secondario in tutta questa vicenda è la classificazione che va data agli istituti che si sdoppiano nonchè a quelli che si istituiscono ex novo , se cioè attribuire la prima o la seconda fascia retributiva.
Questo punto ha un riflesso immediato sui dirigenti poiché significa diversità di trattamento economico.
Ed infatti per gli istituti o per le strutture che si sopprimono o si declassano al Dirigente che viene spostato va garantito lo stesso trattamento economico attualmente percepito se viene utilizzato in un istituto che ha la stessa fascia retributiva, ma se viene spostato in un istituto che è classificato ad esempio di seconda fascia, il Dirigente ha un danno economico, come nel caso di Caserta poiché la divisione delle Soprintendenze le fa passare dalla prima alla seconda fascia.
Pertanto al Sottosegretario, che in queste ore a tutto pensa, meno che a questi aspetti, abbiamo ribadito con forza che tutta la materia legata alle strutture periferiche è materia di contrattazione ed i concertazione con il sindacato.
Per questo abbiamo diffidato il Sottosegretario a procedere senza il rispetto delle norme contrattuali che riguardano la dirigenza nonché per le ricadute che vi sono anche i lavoratori appartenenti alle aree.
PROGETTI NAZIONALI FOLLE PROPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE MA ALLA FINE PASSA LA PROPOSTA DELLA UIL
L’amm.ne si è presentata al tavolo di contrattazione avanzando una proposta che nasce dalla dichiarazione congiunta firmata da Cgil Cisl lo scorso 19 dicembre assolutamente folle.
La proposta prevedeva di impiegare 12 milioni di euro per far realizzare ipotesi di progetti locali per attività straordinarie e improrogabili entro il 16 febbraio che poi sarebbero stati inviati alle Direzioni Generali di riferimento e poi il tavolo nazionale li avrebbe valutati con una approvazione o una bocciatura.
Pensate, eravamo in presenza dello svuotamento totale del ruolo e della funzione della contrattazione locale nonché delle nuove rsu e sigle territoriali.
Non solo l’amm.ne con la complicità di Cgil e Cisl si erano riservate di stabilire quali sono i progetti buoni e quelli cattivi, quelli da approvare e quelli da bocciare.
A ciò si aggiungeva anche il fatto che per fare il riequilibrio dei progetti tra quanti hanno partecipato ai progetti di agosto e quelli che saranno i nuovi, 12 milioni erano assolutamente insufficienti poiché la quota che veniva fuori sarebbe stata attorno a 800 euro mentre per fare il riequilibrio occorre stare su una somma di almeno 1000 euro.
Per questo la Uil ha proposto di fare un accordo tra i 14 e 15 milioni di euro da assegnare direttamente alla contrattazione d’istituto .
A tali sedi che hanno un ruolo autonomo di negoziazione potevano essere indicate alcune linee e temi a cui la contrattazione locale ne aggiunge degli altri poiché è del tutto evidente che solo chi sta nei singoli posti di lavoro conosce quali sono i temi ed i progetti che si possono realizzare coinvolgendo TUTTO il personale.
Dal nostro punto di vista la realizzazione dei progetti legate alle aperture
straordinarie devono rispondere ad un criterio di unitarietà nazionale e quindi vanno realizzati con ulteriori risorse che si aggiungono ai 14/15 milioni di euro.
Tra l’altro abbiamo anche detto che ad esempio è necessario dare un segnale a tutti gli istituti che sono senza personale e allo stesso tempo differenziare, dando una indicazione ai tavoli locali, le prestazioni nei progetti secondo la loro realizzazione , vale a dire se si fanno all’interno dell’orario di servizio, fuori dall’orario o nei festivi.
Alla ricostituzione del tavolo unitario di contrattazione l’amm.ne si è ripresentata accogliendo e proposte della Uil e tuttavia ci siamo dovuti battere ulteriormente per la quota da destinare a ciascun lavoratore poiché nel loro tavolo Cgil e Cisl si erano accordati per 900 euro.
Abbiamo posto l’assoluta necessità di dare il segnale tangibile di riequilibrio e per questo dopo una ennesima discussione siamo arrivati a definire la quota per ciascun lavoratore pari a 1000 euro.
Per fare questo abbiamo trovato l’intesa su un impegno globale di 14 milioni di euro e questo dimostra come la dichiarazione congiunta firmata lo scorso 19 dicembre da cgil cisl era carta straccia.
L’accordo che trovate in allegato stabilisce che i 1000 euro vanno attribuiti a tutti i dipendenti che non hanno partecipato ai progetti di agosto ed i tavoli locali di contrattazione stabiliranno quali sono i progetti da realizzare .
Nell’accordo sono indicate talune linee guida ma i tavoli possono indicare tipologie ulteriori purchè dentro i progetti sia ricompresso TUTTO il personale eccetto quelli che sono stati inseriti nei progetti nazionali con l’eccezione dei lavoratori degli Archivi che come è noto hanno partecipato ad un progetto che prevedeva una retribuzione attorno ai 360 euro cadauno.
In questo caso questi lavoratori parteciperanno a progetti locali sino a raggiungere la quota di 1000 ovviamente per al parte mancante.

Rimane un neo che è quello riferito ai progetti per le aperture straordinarie poiché mentre noi ritenevamo e riteniamo che ad esempio pasqua, pasquetta, 1 maggio ecc.. dovevano rientrare in una progettazione nazionale , cgil e cisl hanno voluto penalizzare tutta la categoria dell’area della Vigilanza e non solo poiché anche tali aperture ora vanno ricondotte all’interno della quota di 1000 euro.
La Uil ha firmato l’accordo poiché in questa fase consente di dare una risposta a tutti i lavoratori che chiedevano giustamente una giustizia retributiva e la nostra posizione si ricollega a quanto avevamo richiesto e dichiarato il 14 giugno del 2007
( vedi circ Uil 1195) proprio in tema di parità di trattamento tra i lavoratori.
Ora i tavoli di contrattazione locale devono fare gli accordi individuando per ciascuna sede i temi che costituiranno i progetti.
Le somme spettanti a ciascun lavoratore pari a 1000 euro dovranno essere indicati al pari del numero dei partecipanti e le Direzioni Regionali, abbiamo fatto togliere le Direzioni Generali Centrali, trasmetteranno i prospetti riepilogativi che consentiranno al tavolo nazionale d’intervenire per eventuali integrazioni qualora la sommatoria delle somme di ciascun progetto dovesse eccedere lo stanziamento di 14 milioni di euro.
Attività straordinarie anno 2008

VISTA la dichiarazione congiunta del 19 dicembre 2007, con la quale si è concordato lo stanziamento di € 12.000.000,00 al lordo degli oneri di legge per al realizzazione di progetti in sede locale;
ACCERTATA la maggiore disponibilità di somme nel Fondo Unico di Amministrazione per l’anno 2007;
L’AMMINISTRAZIONE E LE OO. SS. CONCORDANO

Art. 1) In attuazione della dichiarazione congiunta citata nelle premesse, ed in considerazione della accertata maggiore disponibilità di fondi, è destinata la somma di € 14.000.000,00 al lordo degli oneri di legge per la realizzazione di progetti in sede locale per attività straordinarie, che non potranno consistere in un ampliamento dei progetti nazionali di cui all’accordo del 3 agosto 2007 e che non potranno coinvolgere dipendenti che vi siano stati impegnati.
Art. 2) Nelle attività di cui all’art. 1) cui rientrano anche le aperture straordinarie in occasione di festività o di manifestazioni di elevato valore culturale, che devono comunque essere garantite in tutti i settori dell’Amministrazione. Pertanto, esclusivamente in occasione delle aperture straordinarie, potranno essere utilizzati anche dipendenti già impegnati nei progetti nazionali di cui all’accordo del 3 agosto 2007.
Le attività dovranno anche riguardare, in via preferenziale:
• protocollo informatico;
• Carta dei servizi;
• sicurezza sul posto di lavoro (responsabile interno della sicurezza; preposto; primo soccorso e antincendio);
• gestione di attività amministrative che riguardino più uffici, dislocati in ambito interregionale;
• altre attività straordinarie, tese a migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione del Ministero.
Per le varie attività potranno essere previsti compensi diversificati, a seconda se siano svolte al di fuori o all’interno dell’orario di lavoro, ovvero in giorni festivi.

Art. 3) Entro il 16 febbraio 2008 ciascuna sede di contrattazione locale individua le attività straordinarie da proporre per l’anno 2008 ed il numero dei dipendenti interessati, distinti tra coordinatori e partecipanti.
Le proposte di ciascun Istituto dovranno tenere presente il limite di spesa corrispondente ad un importo medio pro-capite di 1.000 euro circa, comprensivo di quanto già eventualmente stabilito a seguito dell’accordo del 3 agosto 2007.
I verbali delle contrattazioni locali – corredati da tabelle numeriche distinte per attività e riepilogative del numero dei dipendenti interessati, divisi per tipologia (coordinatori e partecipanti) - dovranno essere inviati esclusivamente alla Direzioni regionali di rispettiva competenza.
Anche gli Istituti centrali e quelli con finalità particolari invieranno i verbali al Direttore regionale competente per territorio.
Le Direzioni regionali, entro il 29 febbraio 2008, trasmettono alla Direzione generale per l'Organizzazione, l'Innovazione, la Formazione, la Qualificazione professionale e le Relazioni sindacali prospetti numerici riepilogativi per ciascun Istituto, contenenti gli elementi riferiti a ciascuna attività.
La Direzione generale per l'Organizzazione, l'Innovazione, la Formazione, la Qualificazione professionale e le Relazioni sindacali, sulla base dei prospetti di cui al punto precedente, effettua la ripartizione del budget di cui all’art. 1 e accredita le somme ai vari Istituti interessati.
Art. 4) I direttori degli Uffici sono responsabili del raggiungimento degli obiettivi fissati nei progetti. La verifica della realizzazione degli stessi è affidata ai Direttori regionali, per gli Uffici delle rispettive regioni.
Roma, 31 gennaio 2008
PER L’AMMINISTRAZIONE PER LE OO.SS


30 MILIONI DI EURO LA UIL CONTINUA LA SUA BATTAGLIA
Anche in questa giornata negoziale abbiamo riposto il tema dell’accordo sui 30 milioni di euro dopo che l’amm.ne con la responsabilità di cgil cisl ha utilizzato in maniera diversa la quota dei 30 milioni riferita all’anno 2007.
Il Sottosegretario oggi ci ha rassicurato che per il 2008 e 2009 la quota di 30 milioni di euro per anno è stata accantonata per il personal,e e per questo abbiamo chiesto di fare un accordo di 5 righe che stabilisca l’utilizzo per tutti gli istituti del vecchio Ccim e nuovo.
Stasera abbiamo assistito alla comica farsesca di cgil e cisl che dopo lo scippo del 2007 hanno presentato una nota , ( ci mettono un pò di tempo ad arrivare) ricordandosi che vi sono 30 milioni che vanno impegnati.
In realtà hanno provato a prendere in giro il Direttore De Santis poiché gli avevano presentato un documento spacciandolo per una loro dichiarazione con il quale, pensate un po,chiedevano di sottoscrivere un accordo che in realtà esiste già che è quello del 12 luglio 2007 che va attuato , non risotto scritto.
Sono arrivati ad un punto tale di confusione e gioco delle tre carte che neanche ricordano più ciò che esiste ed è firmato pure da loro.