5 aprile 2008

LA DICHIARAZIONE STAMPA DI CERASOLI SEGRETARIO GENERALE UILBAC

Ancora una dura e inascoltata requisitoria della UILBAC contro le nuove nomine dirigenziali del Mibac.

Certamente condivisibili le ragioni di opportunità politica delle scelte operate e le critiche all'indirizzo politico espresso dal Governo e dal Ministro.

Per il resto è ormai noto che la nomina dei dirigenti di prime come di seconda fascia, come dei dirigenti e manager delle industrie di stato, come delle società municipalizzate ecc., da molti anni risponde a regole diverse dalla meritocrazia "reale".

Purtroppo questa modalità non risponde neanche alle regole del famoso "spoils system*", infatti tranne qualche rara eccezione, i prescelti da un governo vengono sempre riconfermati dal successivo o riciclati.

Questo è, infatti, l'unico elemento veramente anomalo che stupisce delle attuali scelte del ministro Rutelli, le incomprensibili riconferme di questi uomini, buoni per ogni stagione, magari nominati dal precedente Governo di centro destra.
Se infatti i prescelti vanno sempre bene, allora lasciamoli dove sono e che il Ministro si preoccupi invece della tutela e conservazione del patrimonio culturale che se non si degradi e magari vada in fumo, come il castello di Moncalieri, (qualcuno pagherà?).
Da Wikipedia: "In politica l'espressione inglese spoils system (letteralmente: sistema delle spoglie) descrive una pratica per cui le forze politiche al governo distribuiscono a propri affiliati e simpatizzanti cariche istituzionali, la titolarità di uffici pubblici e posizioni di potere, come incentivo a lavorare per il partito o l'organizzazione politica. Sebbene le linee generali di questa pratica si possano ricondurre alla nozione di clientelismo, l'espressione spoils system non implica, originariamente, una connotazione negativa o l'idea che tale distribuzione di cariche sia necessariamente un abuso (in altre parole, si tratta di un'espressione moralmente neutra che descrive una prassi formalmente riconosciuta, e apertamente applicata, in determinati periodi storici negli Stati Uniti come in altri paesi). L'origine dell'espressione è il motto americano to the victor go the spoils ("ai vincitori va il bottino"). Allo spoils system si contrappone il merit system (letteralmente: sistema del merito) in base al quale la titolarità degli uffici pubblici viene assegnati a seguito di una valutazione oggettiva della capacità di svolgere le relative funzioni, senza tenere
conto dell'affiliazione politica dei candidati. Il metodo tipico attraverso il quale si realizza il merit system è il pubblico concorso". (non truccato possibilmente!)

Arch. Danilo De Girolamo


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA DICHIARAZIONE STAMPA DI GIANFRANCO CERASOLI SEGRETARIO GENERALE UIL BENI E ATTIVITA CULTURALI

NOMINE BENI CULTURALI : RUTELLI VERGOGNA,VERGOGNA,VERGOGNA

L’effetto delle nomine fatte dal Ministro Rutelli sta determinando una reazione all’interno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e saremo facili profeti nel sostenere che almeno il 50% dei dipendenti in servizio presso Soprintendenze, Archivi e Biblioteche ( generalmente
schierate su posizioni di centrosinistra) , come reazione, non voteranno il Partito Democratico.
Le sole parole che i lavoratori stanno pronunciando in questi giorni sono vergogna, vergogna, vergogna , per lo sconcerto e l’amarezza che nessuno più nasconde man mano che si scoprono i nomi dei Dirigenti nominati.
Infatti alle nomine dei giorni scorsi, se ne sono aggiunte altre i cui nomi e trascorsi danno una immagine dei Beni Culturali che fa inorridire gli operatori e studiosi di tutto il mondo.
Vi sono regioni che subiscono gravemente le scelte nella nomina dei Soprintendenti.
Tra queste ve ne sono alcune a nostro avviso più colpite come nel caso della regione Campania.

Presso la Soprintendenza archeologica di Salerno viene nominata la dott.ssa Maria Luisa Nava per la quale non esiste il “ gradimento” del Direttore Generale centrale per i Beni Archeologici Stefano De Caro.
Infatti da più parti si è avanzata una sorta di incompatibilità ambientale della dott.ssa Nava a rimanere nel territorio Campano.

Alla Soprintendenza Beni architettonici e paesaggistici è stata nominata l’arch Anna Maria Affanni che è chiamata a tutelare tutta la Penisola Sorrentina le cui bellezze paesaggistiche sono conosciute in tutto il mondo basti pensare ai comuni della Costiera amalfitana , Positano, Praiano, Amalfi, Minori, Maiori, Cetara, Vietri sul Mare, ma anche Pontecagnano,Eboli, Battipaglia, Capaccio-Paestum, Acropoli .
L’arch. Affanni è indagata dalla Procura di Latina, insieme a familiari e ai titolari di un' impresa per concorso in violazione ambientale e urbanistica per presunti abusi realizzati nella trasformazione di una grotta in villa.
Vi era stata già una inchiesta , poi archiviata dal Gip nel 2004 ma riaperta a metà del 2007, dopo la scoperta di presunti nuovi ampliamenti successivi all' archiviazione.

Meglio non sta la Toscana poiché alla Soprintendenza mista di Arezzo è stata nominata la dott.ssa Vittoria Garibaldi, storica dell’arte per la quale a più riprese è stato fatto notare che sino ad oggi può vantare nel suo curriculum 4 bocciature nei concorsi sostenuti da dirigente storico dell’arte.
Tra l’altro oltre al patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico ora dovrà occuparsi e non si comprende con quale competenza di Beni Architettonici e Paesaggio.

Questo lo dovrebbe spiegare oltre a Rutelli, il Sottosegretario Marcucci dominus della Toscana.

Nel Lazio tra le nomine Rutelliane spicca quella dell’arch Federica Galloni confermata nell’incarico di Soprintendente ai Beni architettonici di Roma , nota per essere parte in causa, insieme all’ex Direttore Regionale per il Lazio, Luciano Marchetti, nella vicenda degli ascensori/vespasiani del Vittoriano clamorosamente bocciati per l’inaudita alterazione dell’altare della Patria dal Consiglio Superiore dei beni culturali , dalle associazioni quali Italia nostra ma soprattutto dai cittadini romani e di tutti i visitatori italiani e stranieri.
Invece di rimuoverla viene confermata nell’incarico .

Ed ancora la triste vicenda della Calabria dove viene nominato l’arch Giuseppe Zampino, con vicende giudiziarie ancora in corsa ai tempi della sua ex collocazione di Napoli, con l’incarico di Direttore Generale regionale .

Tale nomina trattandosi di un incarico di Direttore Generale deve essere controfirmata da Nicolais e deve ricevere l’avallo del Presidente del Consiglio Romano Prodi.

Sempre per la Calabria Rutelli sarebbe intenzionato a nominare presso la Soprintendenza per i Beni architettonici di Cosenza al posto di Paolo Cecati defenestrato, l’arch Giorgio Ceraudo uomo di provenienza Margherita , è stato candidato alle elezioni regionali per l’ex partito del Ministro per i Beni Culturali.
Per conoscere il curriculum di tale persona, basterebbe andare a rileggersi le relazioni dell’Ispettorato del Ministero per comprendere di chi si tratta.

E per finire la vicenda della Sicilia dove viene confermato nell’incarico di Direttore dell’archivio di Stato di Palermo il dott Claudio Torrisi nonostante dagli accertamenti dei Vigili del Fuoco e della Ausl 6 , di Palermo, su delega della locale Procura della Repubblica, che hanno rilevato pesanti e gravi violazioni della legge sulla sicurezza, prevenzione infortuni e igiene del lavoro e tra queste anche l’ipotesi legate alla presenza di fibre di amianto.

Abbiamo citato 5 regioni ma anche nelle altre non va meglio, in Sardegna vi sono tutti i dipendenti di Cagliari e Sassari, nei settori dei beni archeologici e dei beni architettonici in agitazione poiché chiedono la presenza di Dirigenti a tempo pieno.

La stessa cosa viene chiesta nelle regioni del Molise, Abruzzo,Marche ma anche Liguria e Friuli.
Per quest’ultima regione per la Soprintendenza ai Beni archeologici si profila l’affidamento dell’incarico di Soprintendente ad interim della dott.ssa Maria Amalia Mastelloni , già incaricata della responsabilità del Veneto.

In queste due regioni c’è la rivolta dei funzionari archeologi che vedono male la nomina di archeologi provenienti dalla regione Sicilia.

Mai nel Mibac si sono registrate reazioni così forti da parte dei 24.000 dipendenti e le responsabilità sono riconducibili alla gestione di Rutelli e del suo staff.

Roma 3 aprile 2008

L’Ufficio Stampa UILBAC