25 settembre 2008

MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER IL 2%

MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER IL 2%


ANCHE LA UILBAC SI ATTIVA SUL PROBLEMA DELLA PRATICA ABOLIZIONE DELL'INCENTIVO SUI LAVORI PUBBLICI

Mentre aspettiamo altre pese posizioni sindacali sulla vicenda dell'ex incentivo del 2% sui lavori pubblici, riceviamo e pubblichiamo la dura presa di posizione della UILBAC.

Pertanto riteniamo utile ed importante sollecitare tutti i professionisti e tecnici dello stato di aderire in massa alla manifestazione programmata per il 16 ottobre, a prescindere dall'appartenenza politico-sindacale, per ribadire fortemente il rispetto della dignità del personale tecnico di alta specializzazione operanti nel settore pubblico.

Arch. Danilo De Girolamo
Segretario Generale

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16 OTTOBRE
MOBILITAZIONE NAZIONALE DEL PERSONALE TECNICO SCIENTIFICO – LA UIL CHIEDE RISPETTO DELLA CATEGORIA ED IL RIPRISTINO DELL’INCENTIVO
PER LA PROGETTAZIONE AL 2%.

La Legge 109/94 (Merloni) ed il successivo Regolamento 554/99 introducevano per la prima volta, oltre alla figura del Responsabile del Procedimento per i Lavori Pubblici, una serie di nuovi compiti e responsabilità civili e penali per i progettisti, direttori dei lavori, coordinatori per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione di cui alla Legge 494/96.
La Legge Merloni introduceva altresì, all’art. 18, un incentivo alla progettazione pari all’1% dei lavori effettivamente appaltati che, considerati i costi normalmente sostenuti , anche per la sola
progettazione, consentivano un notevole risparmio per l’Amministrazione rispetto alle consulenze o incarichi affidati a progettisti esterni.
A titolo di esempio, su 500.000,00 Euro il costo per il solo coordinamento per la sicurezza durante l’esecuzione ammonterebbe, da tabelle ufficiali, a circa 12.0000,00 Euro ai quali andrebbero sommati i costi per la progettazione, piano di sicurezza in fase di progettazione, direzione lavori e collaudo.
L’1 % di 500.000,00 ammonta a € 5.000,00 dai quali, dedotto l’IRPEF e gli oneri previdenziali ed assistenziali rimangono all’incirca 2 500,00 Euro.
L’incentivo alla progettazione viene ripartito, come stabilito dall’ultimo decreto 364/2001, tra il responsabile del procedimento, il progettista, il direttore dei lavori, il progettista della sicurezza, il coordinatore della sicurezza durante l’esecuzione, il collaudatore e tra i vari collaboratori delle citate figure professionali.
Le contrattazioni locali in larga parte hanno previsto, tra i collaboratori, restauratori per la redazione delle schede tecniche, fotografi, assistenti di cantiere, direttori di cantiere, amministrativi che comprendono gli Uffici contratti e ragioneria e collaboratori amministrativi di tecnici progettisti.
In molte realtà, nella ripartizione, è stati ricompresotutto il personale in quanto si è considerato che la collaborazione negli Uffici viene prestata, ognuno per la sua qualifica e competenza, da tutto il personale.
L’incentivo, con le varie modifiche della Legge Merloni è stato elevato all’1,5% e, successivamente al 2% solo per gli Enti Locali.
Il nuovo Codice degli appalti – DS.L.vo 163/2006 - all’art. 92 confermava per tutte le Pubbliche Amministrazioni l’incentivo al 2% specificando questa volta che tutti gli oneri riflessi (24,2% comprendenti irap e previdenziali) erano ricompresi nello stesso.
La Legge 163/2008 - Finanziaria 2009 – all’art. 61, comma 8, riduce l’incentivo dal 2% allo 0,5% incamerando la differenza (1,5%) in un apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato.
La nuova normativa comporterà, considerato l’inconsistenza evidente dell’incentivo, l’affidamento a professionisti esterni della progettazione e delle atre competenze necessarie alla
conduzione dei Lavori Pubblici con grave danno economico per le Amministrazioni Pubbliche e conseguentemente per lo Stato.
Oltre al danno economico si avranno gravi conseguenze sulla conservazione dei Beni Culturali in quanto verrà a mancare l’apporto in prima persona di quanti operano da anni nel settore e che vengono considerate “eccellenze” dallo stesso Ministro Bondi.
Considerato quanto sopra, al fine di evitare ulteriori sprechi di denaro pubblico e soprattutto per assicurare una continuità nel recupero, manutenzione e conservazione dei Beni Culturali, oltre alla valorizzazione delle professionalità presenti nel Ministero stesso, la Uil promuove una Manifestazione nazionale per i 16 settembre da tenersi attraverso incontri e assemblee in tutta Italia , in tutti gli Istituti affinché sia sostenuta la nostra richiesta che mira al completo ripristino
dell’art. 92 del Codice degli Appalti e quindi dell’incentivo del 2%.
Di seguito riportiamo la nota inviata ai Presidenti delle Camere , al Presidente del Consiglio , ai Ministri e ai Capi Gruppo di Camera e Senato.

A tutti i lavoratori del Mibac appartenenti alle categorie tecnico scientifiche e non solo chiediamo di sottoscrivere l’appello da inviare alle più alte cariche dello Stato nonché ai Parlamentari affinché si possano trovare sponde per modificare la norma iniqua in sede di discussione del disegno di legge Finanziaria dai prossimi giorni in discussione in Parlamento.

La Uil ha già predisposto una serie di emendamenti per il ripristino della percentuale del 2% partendo dal presupposto che non si tratta solo di una questione economica ma anche del rispetto che si deve alla categoria dei tecnico scientifici del Mibac.

I nostri responsabili sono pregati di indire le assemblee in ogni posto di lavoro, spiegare i motivi della Mobilitazione Nazionale, nonché di chiedere a tutti i lavoratori di sottoscrivere l’appello avendo cura di raccogliere le adesione che dovranno essere inviate presso la
Segreteria Nazionale che provvederà ad inoltrale agli indirizzi indicati.

Fraterni saluti.

Gianfranco Cerasoli
Segretario Generale



COORDINAMENTO NAZIONALE UIL BENI E ATTIVITA’ CULTURALI
Via
del Collegio Romano, 27 – 00186 Roma Tel 06/6723361 – 6792933 fax
6782911 - E - Mail uilbac@tiscali.it sito internet
http://www.uilbac.it

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Al Presidente della
Camera dei Deputati
On Gianfranco Fini
Al Presidente del
Senato
Sen Renato Schifani
Al Presidente del
Consiglio dei Ministri
On Silvio Berlusconi
Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali
Sen Sandro Bondi
Al Ministro della
Funzione Pubblica
On Renato Brunetta
Al Ministro dell’Economia e Finanze
On Giulio Tremonti
Ai Capi Gruppo
di Camera e Senato



Onorevoli Presidenti
Onorevoli Ministri
Onorevoli Capi Gruppo

è con grande disappunto rilevare , la totale insensibilità del Governo verso il lavoro svolto con efficienza ed efficacia dell’apparato tecnico scientifico dello Stato, che specie nel settore dei Beni e Attività Culturali rappresenta l’eccellenza in campo nazionale e internazionale.
Infatti a differenza di quanto sostiene il Ministro per la Funzione Pubblica nel Mibac siamo in presenza di professionalità e competenze universalmente riconosciute tanto da costituire punto di riferimento per innumerevoli Nazioni per le quali i nostri tecnici sono chiamati a fare formazione nonché a realizzare interventi di tutela, conservazione e restauro solo per fare qualche esempio in Spagna, Francia, Gran Bretagna,Cina, Iraq e tante altri ancora.
Qui non parliamo di “ fannulloni”, bensì di professionalità che pur in presenza di enormi difficoltà rispetto ai tagli che hanno colpito il Mibac , tenta con il proprio impegno personale e con sempre più scarsi mezzi, di mandare avanti le Soprintendenze , gli Archivi, le Biblioteche
nell’esercizio del dettato costituzionale ..
Ci riferiamo a tutti coloro che, disconosciuti, profondono impegno personale e competenze di
altissimo livello culturale per soddisfare e rispondere ai bisogni dell’utenza.
Parliamo di tutti coloro che continuano a svolgere attività lavorative straordinarie, senza compenso.

Ora rispetto alle enormi responsabilità civili e penali che ricadono sui funzionari tecnico scientifici quali architetti, ingegneri, archeologici, storici dell’arte, geometri, archivisti, bibliotecari, chimici, fisici, biologi, il Parlamento su iniziativa del Governo ha deciso la riduzione dell’incentivo per la progettazione prevista dalla Legge Merloni del 1994.
Infatti con la Legge di conversione n. 133/2008 pubblicata sulla G.U. del 21 agosto 2008, è stato modificato il comma 5 dell’articolo 92 del Codice degli appalti pubblici riducendo l’aliquota applicabile dal 2 allo 0,5%, già prevista dall’articolo 18 della legge n. 109/1994, dell’importo posto a base di gara di un’opera o di un lavoro, da destinare, sulla base di una specifica
contrattazione, alle diverse figure professionali dell’amministrazione coinvolte nel lavoro.

Con tale disposizione è stato cancellato con un colpo di spugna l’unico riconoscimento alle professionalità tecnico scientifiche dello Stato, riducendo questa aliquota al ridicolo 0,5%, compresi gli oneri contributivi a carico delle amministrazioni..
Questa norma avrà come unico risultato quello di far aumentare il ricorso alle consulenze e agli affidamenti all’esterno di una molteplicità di incarichi con un ulteriore impoverimento degli istituti centrali e periferici del Mibac e con il personale interno demotivato nel proprio
lavoro.
Se questo era l’obiettivo del Ministro della Funzione Pubblica ,si abbia il coraggio di dire pubblicamente che tale disposizione significa un aumento dei costi della pubblica amministrazione ed in questo caso di un peggioramento delle condizioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
A questo attacco e a questo spreco di risorse pubbliche la risposta del personale tecnico scientifico del Mibac sarà durissima poiché in maniera civile e democratica il 16 ottobre in tutte le Soprintendenze, Archivi, Biblioteche, Istituti speciali, i tecnici si fermeranno, attraverso la partecipazione alle assemblee per denunciare quanto è avvenuto e per richiedere la modifica di tale norma iniqua attraverso il ripristino dell’incentivo al 2%.
La protesta del personale tecnico scientifico si svilupperà anche mediante iniziative che porti a rallentare ogni atto tecnico e professionale, dalla programmazione triennale dei lavori, al collaudo, ai visti di congruità, agli stati di avanzamento dei lavori, alle autorizzazioni, come al rifiuto degli incarichi relativi alla sicurezza sul lavoro (non rientranti nelle prestazioni retribuite) e sui cantieri temporanei e mobili, al rifiuto degli incarichi di progettazione e direzione dei lavori.

Del resto siamo in presenza di professionisti che seppur con un rapporto di lavoro pubblico non possono essere trattati in maniera diversa da quanti svolgono le stesse attività come esterni alle singole amministrazioni.
Roma 24 settembre ’08

Gianfranco Cerasoli
Segretario Generale

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