2 settembre 2008

PRESA DI POSIZIONE DEL SINDACATO USPPI-TECSTATMINISTERI


Adesso siamo al ridicolo!
Un popolo rassegnato, al quale hanno tolto negli anni persino la dignità, accetta passivamente qualsiasi abuso, qualsivoglia offesa ed ogni angheria senza reagire.
L’importante è che l’offesa sia rivolta a piccoli settori della popolazione, ora i commercianti, dopo i professionisti, poi i professori, poi i tassisti e via discorrendo.
Il nuovo codice della sicurezza, definisce chi sia il lavoratore ai fini della sua tutela ed è qui che il legislatore ha realmente esplicitato la sua considerazione verso gli italiani: a) «lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione.
Infatti i professionisti pubblico dipendenti del comparto ministeri come quelli degli enti locali, continuano a svolgere attività non comprese nel proprio contratto, quindi non retribuite, come quella di responsabile del servizio di prevenzione, coordinatore della sicurezza sui cantieri, responsabile unico del procedimento senza alcun compenso se non il misero 2% onnicomprensivo.
Ora non se ne può proprio più della malafede della nostra classe dirigente e politica, tra gli ultimi nefandi atti legislativi approvati da quest’ultimo governo prima delle ferie estive, dobbiamo annoverare la riduzione allo 0,5%, dell’incentivo del 1,5% alla progettazione, poi portato al 2% per coprire le imposte relative, previsto dalla legge Merloni sin dal 1994.
Non ricordando o volutamente trascurando le motivazioni che avevano indotto il legislatore ad incentivare i professionisti (architetti, ingegneri e geometri) interni alla pubblica amministrazione a svolgere direttamente l’attività di progettazione, visto anche l’inutilità del fissare per legge una riduzione delle parcelle del 20% negli incarichi pubblici, cioè ridurre o evitare l’enorme spesa degli incarichi esterni a parcella (indicativamente pari al 20% della spesa).
Adesso è chiaro che il governo non si è posto l’obbiettivo di ridurre ulteriormente i costi, magari parametrizzando correttamente l’incentivo con percentuali inversamente proporzionali all’importo dei lavori e quindi avendo una riduzione delle stesse per le grandi opere ed una crescita per i piccoli interventi, bensì implicitamente affidare tutte le progettazioni a professionisti privati esterni alla pubblica amministrazione.
A questo attacco all’unico strumento che incentivava il lavoro del professionista pubblico dipendente, la nostra OS deve rispondere in modo deciso intanto proclamando lo stato di agitazione e preannunciando iniziative di lotta che prevedano il blocco delle attività professionali ed il rallentamento di tutte le altre.

IL SEGRETARIO GENERALE TECSTATMINISTERI

Arch. Danilo De Girolamo


Qualcun altro che la pensa come noi sul blog un interessante articolo:
http://bretella.wordpress.com/2008/08/19/gli-incentivi-per-la-progettazione-se-ne-vanno-a-farsi-friggere/

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