30 maggio 2008

Ancora acqua sotto i ponti....


Ribaltone ai Beni Culturali: saltano tutte le nomine
di Stefano Miliani
30 maggio 2008, L'Unità

SOPRINTENDENZE Il nuovo ministro annulla molte promozioni decise da Rutelli prima della fine del mandato

All’ingresso del ministero dei beni culturali, in via del Collegio romano a Roma, da qualche tempo i controlli per chi entra sono molto più rigidi. Chissà se dipende da un’aria cambiata o meno. Di sicuro le nomine fatte dal predecessore Rutelli in extremis prima della scadenza da ieri vanno a farsi benedire. Ben 216. Dirigenti, assegnati o talvolta confermati alle direzioni centrali, regionali, soprintendenze. Nomine fissate da un decreto ministeriale del 28 febbraio scorso che avevano suscitato critiche da più parti, soprattutto dai sindacati confederali (per Uil da un lato, Cgil e Cisl dall’altro, molte non erano date per meriti, anzi). Su quel decreto di riorganizzazione la Corte dei Conti ha fatto rilievi: avrebbe contestato 11 nomine.
Di conseguenza il decreto non è stato registrato e sulle osservazioni della Corte il capo di Gabinetto Salvatore Nastasi ha firmato il provvedimento che annulla gli incarich.

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