12 maggio 2008

Speriamo che non continui la solita politica della tela di Penelope

Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito al disfare di leggi e regolamenti da parte di ogni nuovo governo, sia di centro destra che di centro sinistra, forse nel tentativo di dimostrare di essere più bravi dei predecessori.

Sembra proprio che i nostri politici siano oramai tutti seguaci di Penelope, chissà perché invece di sconvolgere sempre tutto il lavoro fatto nella precedente legislatura (o consiliatura), non riescono ad andare oltre e cercare di far funzionare decentemente quello che è stato già fatto?
Forse perchè sono tutti malati di protagonismo ed ognuno di loro vuole lasciare un segno, anzi il suo segno, nessuno sembra disposto a lavorare in silenzio e nell’ombra per far funzionare e rendere veramente efficiente l’apparato pubblico per elevare le prestazioni e migliorare i servizi al cittadino?
Adesso, come al solito, la pubblica amministrazione resterà paralizzata per alcuni mesi in attesa che i nuovi eletti si organizzino, che i nuovi ministri si sistemino negli uffici con i loro staff e che comincino a capire qualcosa, mentre tutta l’alta dirigenza continua a indecorosamente ma comprensibilmente a cercare di garantirsi la propria poltrona e la propria sopravvivenza.
Dopo questa fase di congelamento dell’attività e dopo che gli apparati ministeriali si saranno tranquillizzati ed avranno superato la fase della sindrome dello spoil system, forse cambierà qualcosa in meglio o resteremo ancora delusi!

Anche al ministero per i beni e le attività culturali è arrivato il nuovo ministro Sandro Bondi, ecco una sua breve biografia da wikipedia.

Cenni biografici

Frequenta le prime scuole a Losanna dove il padre, socialista, è emigrato. Una volta tornato in Italia entra giovanissimo nella Federazione Giovanile Comunista Italiana, della quale diventa presto segretario della Lunigiana. Si laurea in Filosofia presso l'Università di Pisa con una tesi su Leonardo Valazzana, predicatore agostiniano e avversario di Girolamo Savonarola.

Cattolico democratico, milita nel Partito Comunista Italiano, nelle cui liste viene eletto, nel 1990, sindaco di Fivizzano. Nel 1992 la giunta comunale da lui guidata viene rovesciata dai socialisti locali, in associazione con la Democrazia Cristiana. Già allora gli attivisti lo paragonano scherzosamente ad un "rapanello": cioè rosso fuori e bianco dentro. In seguito lascia il PCI.

Successivamente, attraverso lo scultore Pietro Cascella conosce Silvio Berlusconi, di cui diviene segretario e collaboratore. Sandro Bondi diventa consigliere fidato del Cavaliere, tanto da ricevere il compito, in occasione della campagna elettorale del 2001, di coordinare la stesura di Una storia italiana, un libro fotografico sulla vita pubblica e privata di Berlusconi spedito, come mezzo di propaganda elettorale in vista delle successive elezioni, a tutte le famiglie italiane.

Bondi ricambia la fiducia accordatagli da Berlusconi diventandone negli anni uno dei maggiori sostenitori, esternandogli pubblicamente in più occasioni la propria devozione e fedeltà [1], anche tramite poesie che ha talvolta letto in alcuni programmi televisivi, tanto da essere stato spesso bersaglio di critiche o battute ironiche.

Nel 2001 è eletto alla Camera dei Deputati nelle liste di Forza Italia nella III circoscrizione (Lombardia 1). Nella campagna elettorale per le elezioni regionali del 2005 si occupa della comunicazione del partito e nello stesso anno viene nominato coordinatore del movimento forzista. Alle elezioni politiche del 2006 riceve un nuovo mandato parlamentare alla Camera, risultando eletto nella circoscrizione XX (Campania 2).

Nell'estate 2006 pubblica il suo ultimo saggio dal titolo "Laici e credenti: una fede comune". Nel corso della campagna elettorale per le elezioni politiche del 2008 ha partecipato a diversi comizi svolti in molte città d'Italia, toccando anche la città di Lanciano. E proprio nel corso del comizio, svoltosi nel teatro Fenaroli a Lanciano, ha dichiarato di non voler abbandonare, come era stato fatto in passato, Berlusconi solo al governo, lanciano quindi un invito a tutti ad appoggiarlo e a incoraggiarlo.

Alle elezione del 2008 è candidato al Senato della Repubblica nella regione Toscana nelle liste del Popolo della Libertà, nonché candidato del centrodestra alla carica di presidente della Provincia di Massa Carrara. Viene eletto al Senato, mentre per la presidenza della provincia accede al ballottaggio col presidente uscente (sostenuto dal Partito Democratico) Osvaldo Angeli, che vince con il 55.4% dei voti, contro il 46% di suffragi raccolti da Bondi.

Il 7 maggio 2008 gli viene conferito l'incarico di Ministro per i Beni e le Attività Culturali.

Luogo di nascita Fivizzano
Data di nascita 14 maggio 1959
Titolo di studio Laurea in Filosofia
Professione politico
Partito Il Popolo della Libertà
Legislatura XIV, XV,XVI
Circoscrizione Toscana

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