13 maggio 2008

UMBRIA - DURA PRESA DI POSIZIONE DELLA TECSTATMINISTERI


Al Soprintendente Beni A.P.P.S.A.E.
A tutti i coordinatori Area C
Ai Direttori Amministrativi:
Dott.sse ........, ...............
A tutto il personale RSU
Alle OO.SS: CGL,CISL,UIL,UNSA,FAS/CISAL,FAS, R.d.B /FLP
LL.SEDI
e p.c. Alla Direzione Regionale – UMBRIA



OGGETTO: Arch. Bruno Napoli. Posizione C3 super – INCARICO –Bollettino di Informazione annuale della Direzione
Regionale - O.d.S. n.3 del 22-01-08 prot. 1621; nota 1962 del 25-01-08.


Nonostante i ripetuti interventi a tutela del nostro dirigente sindacale, dobbiamo constatare il permanere di un un “modus operandi” decisamente discriminante nei confronti del nostro iscritto.
Negli ultimi anni, l’arch. Bruno Napoli è stato e continua ad essere escluso sistematicamente dall’affidamento degli incarichi propri del suo profilo professionale e della sua professionalità di architetto, ovvero la progettazione, la direzione dei lavori, i collaudi, il cordinamento della sicurezza e non ultima la tutela del territorio, ciò contrariamente ai suoi colleghi di pari grado o inferiri e di pari anzianità come ai colleghi più giovani.
I titoli, l’alta professionalità e le competenze possedute dall’arch. Napoli, la profonda conoscenza del territorio, la lunga esperienza maturata con anni di servizio in Umbria, la strenua e competente tutela dei monumenti e del paesaggio, attuata e documentata, sono solo servite a farne oggetto di pesanti minacce ed atti intimidatori da poteri forti e occulti, sono solo serviti per essere emarginato all’interno del suo stesso ufficio dai diversi dirigenti susseguitesi a capo della soprintendenza.
L’atteggiamento sin qui tenuto e già più volte contestato e segnalato dalla scrivente OS, appare ingiustificabile.
Non è infatti dato di comprendere come, nel complesso della territorio di competenza della Soprintendenza dell’Umbria, cioè l’intero territorio regionale pari a 8.456 km², non vi sia una parte che necessiti della tutela da affidare alla competenza dell’arch. Napoli.
Per tutte queste considerazioni si ritiene di segnalare quanto sopra all’attenzione delle SSLL ciascuno per quanto di propria competenza.
Ciò nonostante, l’arch. Napoli ha sin qui adempiuto diligentemente allo svolgimento di tutti i precedenti incarichi affidatigli, come l’ultimo che, in modo formalmente altisonante lo nomina “referente per la D.R. dell’Umbria” insieme al sig. "omissis".
Anche per questo incarico assolutamente diminutivo di “referente”, in quanto la nomina non solo viene attribuito indistinatmente a due funzionari, con il rischio di ingenerare confusione, doppioni o peggio informazioni errate nei confronti della D.R ., ma nella realtà pone l’architetto Napoli in una condizione subordinata tale da essere coordinato (per la D.R. medesima), dalla dott.ssa "omissis", archivista C3 Super.
Anche per questo l’incarico si configura come un demansionamento, in quanto non è possibile per il rispetto dei compiti propri del livello di appartenenza, una sovrapposizione nelle funzioni di coordinamento: nel caso il nostro iscritto sarebbe declassato a semplice “redattore”o “raccoglitore di informazioni”, per di più forse in competizione con il si"omissis", titolare delle stesse funzioni e poi sottoposto al vaglio della dott..ssa "omissis" coordinatore della D.R.
PER QUANTO SOPRA ESPOSTO LA SCRIVENTE OS TORNA A RICHIEDERE
La rimodulazione dei carichi di lavoro e dell’organizzazione degli uffici che preveda, in una utilizzazione più equa del personale, l’utilizzo delle professionalità dell’arch. Bruno Napoli, riconoscendo al medesimo un settore del territorio e degli incarichi conformi alla sua anzianità di servizio e alla sua competenza.


IL SEGRETARIO GENERALE
Arch. Danilo De Girolamo


ROMA, 6 maggio 2008

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