5 febbraio 2009

COSA BOLLE IN PENTOLA?

SONO QUESTI I PRIMI RISULTATI DEL COSIDETTO "FEDERALISMO"

Tutto sembra cominciare, in maniera quasi casuale, con l’insediamento di un tavolo tecnico per l’area archeologica di Roma

( http://www.beniculturali.it/sala/dettaglio-comunicato.asp?nd=ss,cs&Id=2978 ) che diventa l’occasione per il ministro Biondi di lanciare l’iniziativa, inspiegabile, di commissariare due tra le più importanti soprintendenze archeologiche del mondo, quella di Roma e quella di Ostia Antica.

Inspiegabile in quanto il comunicato non spiega le ragioni del provvedimento e per il fatto che non ci risultano particolari problemi di ordine pubblico, ne di infiltrazioni mafiose, ne altre gravi motivazioni che possano giustificare addirittura la nomina a commissario straordinario di Bertolaso.
Ci stupisce anche il fatto che quest’ultimo abbia accettato senza rappresentare al ministro ed al governo che non si era verificata alcuna scossa di terremoto.
Purtroppo il provvedimento adottato, evidenzia implicitamente la scarsa considerazione, sia del governo, che del ministro, verso le capacità professionali dei dirigenti e tutti i funzionari tecnici ed amministrativi delle soprintendenze in questione, e non solo.
Mentre i governi ed i ministri passano, appare più grave il silenzio del segretario generale e dei direttori generali, che da una vita conoscono le reali condizioni operative delle soprintendenze.
In attesa di conoscere le dichiarazioni ufficiali del ministro o del suo ufficio stampa e perché no, anche dall’attuale soprintendente archeologico di Roma dott. Bottini, come del soprintendente reggente di Ostia dott.ssa Moretti, non possiamo che evidenziare la superficialità di certe scelte e di certe dichiarazioni che vanno a mortificare ulteriormente il lavoro quotidiano di migliaia di dipendenti, che nonostante la scarsa attenzione dei governi e degli organi centrali, ancora continuano a prestare la loro opera ed il loro talento per la salvaguardia e la valorizzazione compatibile del patrimonio culturale che la storia ha assegnato all’Italia.

Per quanto sinteticamente esposto e per la trentennale e diretta conoscenza professionale e personale con tutto lo staff ed il personale delle soprintendenze archeologiche di Roma e Ostia Antica, come sindacato dei professionisti e delle alte professionalità USPPI-TECSTAT-MINISTERI, non possiamo astenerci dallo stigmatizzare tali procedure e tali annunci che, formulati in questi termini lasciano tutti interdetti, riteniamo inoltre di riportare, in quanto condivisibili, i diversi contributi sulla rete e di aderire e sottoscrivere le lettere di protesta dei colleghi.

Il Segretario Generale
arch. Danilo De Girolamo


TERRITORIO. BONDI PROPONE BERTOLASO COMMISSARIO PER L’AREA ARCHEOLOGICA DI ROMA
fonte: AGO PRESS 30/1/2009 20.01


(AGO PRESS) Si è insediato oggi, alla presenza del ministro per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi, e del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il tavolo tecnico per le problematiche dell’area archeologica di Roma. Il tavolo lavorerà alla tutela, valorizzazione e promozione di tutto il sito attraverso la lotta al degrado, la messa in sicurezza dei monumenti e una strategia di comunicazione per rendere i luoghi accessibili e riconoscibili ai visitatori. Nel corso della riunione Bondi ha comunicato l’intenzione di proporre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, una specifica ordinanza che preveda poteri straordinari, anche di protezione civile, per risolvere le problematiche dell’intera area archeologica di Roma e di Ostia Antica, attraverso la nomina del sottosegretario di Stato, Guido Bertolaso, quale Commissario straordinario, e dell’assessore del Comune di Roma alle Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio, Marco Corsini, quale soggetto attuatore.





Beni culturali, Ghizzoni e De Biasi al ministro Bondi: molti dubbi su commissariamento soprintendenza

Ghizzoni e De Biasi: “presenteremo interrogazione parlamentare”

“Abbiamo molte perplessità in merito all’intenzione annunciata dal ministro Bondi di commissariare la soprintendenza di Roma per risolvere le problematiche dell’intera area archeologica romana e di Ostia Antica”. Lo dichiarano la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni e la segretaria di presidenza della Camera, Emilia De Biasi in merito alla decisione del ministro per i Beni culturali di proporre la nomina di Guido Bertolaso e Marco Corsini, rispettivamente come commissario
straordinario e vicecommissario per le aree archeologiche di Roma e di Ostia Antica.
“Non condividiamo - sottolineano - la scelta di ricorrere a organismi differenti da quelli istituzionalmente preposti alla tutela del patrimonio culturale e l’intenzione di agire in deroga alla legislazione vigente”. “Sia la Costituzione che il Codice dei Beni Culturali - specificano - attribuiscono le funzioni di tutela in capo allo Stato, rappresentato al più alto livello dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, presente sul territorio tramite le Soprintendenze di settore. Le problematiche relative alla Area archeologica di Roma, cui allude il ministro, sono il frutto di scelte che hanno portato negli ultimi anni alla cronica carenza di personale scientifico qualificato e di risorse, a fronte di un territorio urbano con la più alta densità archeologica al mondo. A tal proposito il ricorso a
strumenti straordinari contrasta in maniera eclatante con la scelta di non bandire alcun posto per archeologo nel territorio regionale in occasione del recente concorso nazionale e con la drastica riduzione di fondi attribuiti al Mibac per il prossimo triennio”.
“Come già denunciato da alcune associazioni, tra le quali dall’Associazione Nazionale Archeologi (Ana), Italia Nostra e PatrimonioSOS in questo modo il Governo esautora il corpo degli Archeologi, degli Architetti e di tutto il personale tecnico-amministrativo della Soprintendenza Archeologica di Roma della pienezza del proprio ruolo istituzionale. In questo modo si determina
uno svuotamento di funzioni, in evidente e gravissimo contrasto con ogni criterio di economicità e di controllo della Pubblica Amministrazione, e un pregiudizio per la produttività dell’Ente pubblico tanto proclamata dal Governo e in particolare dal Ministro Brunetta”.
“Sulle ragioni del commissariamento - conclude - presenteremo una interrogazione parlamentare”
Roma, 3 febbraio 2009



No al commissariamento della Soprintendenza Archeologica di Roma
Data di pubblicazione: 04.02.2009

La reazione, fermissima, del personale della Soprintendenza romana in stato di agitazione permanente per difendere l’articolo 9 della Costituzione, 3 febbraio 2009 (m.p.g.)

COMUNICATO dei FUNZIONARI ARCHEOLOGI e ARCHITETTI della SOPRINTENDENZA SPECIALE PER I BENI ARCHEOLOGICI DI ROMA

Il corpo tecnico-scientifico della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, avuta notizia dell’annuncio da parte del Ministro Bondi della richiesta di un commissariamento straordinario del proprio Ufficio, ricordando il dettato costituzionale, la normativa vigente e i propri obblighi istituzionali in relazione alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico di Roma, non ritenendo plausibili le motivazioni addotte a sostegno di un tale gravissimo provvedimento, che solo un’ emergenza di protezione civile potrebbe giustificare, dichiara lo stato di agitazione permanente.

La nomina di un Commissario straordinario, attualmente responsabile del dipartimento della Protezione Civile, di un vicecommissario attuatore (incompatibilmente Assessore del Comune di Roma) e di consulenti tecnico-scientifici esterni, oltre a porre l’attività dell’Ufficio di tutela al di fuori dell’amministrazione ordinaria, esautora di fatto il corpo degli Archeologi, degli Architetti e di tutto il personale tecnico-amministrativo, della pienezza del proprio ruolo istituzionale determinando una sovrapposizione (o forse meglio uno svuotamento) di funzioni in evidente gravissimo contrasto con ogni criterio di economicità e di controllo della Pubblica Amministrazione, oltre che di quella valorizzazione della sua produttività tanto proclamata dal Governo e in particolare dal Ministro della Funzione Pubblica.

E’ evidente che gli obiettivi sono altri da quelli dichiarati a mezzo stampa di creare una fruizione unitaria dell’Area Archeologica Centrale di Roma, per la quale sarebbe bastato un semplice protocollo d’intesa tra Uffici statali e comunali, ratificato dagli organi di controllo amministrativi per le parti economiche di riscossione dei biglietti d’ingresso, così come per quanto riguarda la necessità di realizzare opere urgenti finalizzate al 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, considerato che è ben noto a tutti come la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, con impegno costante e competenza tecnico-scientifica abbia saputo rispondere positivamente ad altri impegnativi appuntamenti straordinari come quelli della Legge Biasini, della legge per Roma Capitale, del Giubileo 2000, del Piano Nazionale per l’Archeologia e dei fondi del Gioco del Lotto, dimostrando capacità di spesa e ampiezza di risultati.

Questa manovra gravissima si lega invece al confronto politico – la cui asprezza è nota a tutti - sul conferimento di poteri a Roma Capitale in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico artistico, ed in particolare archeologico. La gestione (e gli introiti), perché di questo si tratta, di Aree Archeologiche Monumentali di rilevanza mondiale, quali sono il Colosseo, la Domus Aurea, i Fori Imperiali, costituiscono il vero perno di questa vicenda, che prelude ad un nuovo assetto gestionale, forse di diritto privatistico ?

Il corpo tecnico-scientifico della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma denuncia con forza – e fa appello ad ogni Cittadino, Rappresentante istituzionale, parlamentare e politico, ad ogni giurista e costituzionalista, ad ogni Istituto di ricerca nazionale e internazionale, ad ogni Associazione che vorrà condividere tale opinione - il rischio cogente della distruzione di un Ufficio di tutela di grande rilevanza storica e culturale, con una spaccatura insanabile per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del patrimonio archeologico di Roma, attraverso la determinazione sul territorio urbano di un’"Archeologia ad alto reddito" e un’ "Archeologia senza reddito", contro i principi fondamentali della Repubblica, garantiti dall’Art. 9 della Costituzione, per i quali il valore della tutela del patrimonio culturale è sovraordinato ad ogni altro interesse, anche economico.

Anna Paola Anzidei
Ines Arletti
Luigia Attilia
Giovanna Bandini
Mariarosaria Barbera
Maria Bartoli
Calogero Bennici
Marina Bertinetti
Silvia Borghini
Anna Buccellato
Antonio Federico Caiola
Daniela Candilio
Alessandra Capodiferro
Francesco Capuani
Paola Catalano
Fiorenzo Catalli
Tiziana Ceccarini
Laura Cianfriglia
Antonella Cirillo
Olimpia Colacicchi
Matilde De Angelis d’Ossat
Roberto Egidi
Maria Grazia Filetici
Fedora Filippi
Paola Filippini
Rosanna Friggeri
Carmelo La Micela
Maria Gloria Leonetti
Marina Magnani Cianetti
Piero Meogrossi
Giuseppe Morganti
Simona Morretta
Stefano Musco
Patrizia Paoloni
Elio Paparatti
Debora Papetti
Rita Paris
Marina Piranomonte
Fulvia Polinari
Paola Quaranta
Rossella Rea
Giacomo Restante
Cristina Robotti
Miria Roghi
Daniela Rossi
Rita Santolini
Renato Sebastiani
Mirella Serlorenzi
Francesco Spicaglia
Miriam Taviani
Antonella Tomasello
Maria Antonietta Tomei
Laura Vendittelli
Luigi Vergantini
Antonello Vodret





Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia

COMUNICATO DEL 4.02.2009

Il personale della Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia Antica si riconosce e fa proprio il comunicato della Soprintendenza Archeologica di Roma, in merito al previsto commissariamento di ambedue gli uffici.
Identico futuro si delinea, infatti, anche per l’area archeologica di Ostia Antica che, secondo il comunicato del 30.1.09 del Ministro Bondi, verrà ricompresa nella specifica ordinanza che prevederà “poteri straordinari, anche di protezione civile ……….. attraverso la nomina del Sottosegretario di Stato Guido Bertolaso quale Commissario straordinario e dell’Assessore del Comune di Roma alle Politiche della Programmazione e Pianificazione del Territorio Marco Corsini quale soggetto attuatore”.
Nel concordare con l’analisi fatta dai colleghi della Soprintendenza Archeologica di Roma è d’obbligo sottolineare che l’area archeologica di Ostia Antica, come può constatare qualsiasi visitatore, non si trova in situazioni oggettive di degrado e di emergenza tali da giustificare il ricorso a poteri straordinari (anche di protezione civile), né su di essa esiste una problematica sovrapposizione di competenze tra Stato ed Enti Locali che, sempre secondo il comunicato del Ministro Bondi, verrà “risolta” con l’istituzione del tavolo tecnico insediato il 30.1.2009 deputato ad individuare un “comune indirizzo di tutela, valorizzazione e promozione”.
Il preannunciato provvedimento, che, giova ricordarlo, ha per oggetto le aree archeologiche più prestigiose e considerate a più alto “reddito” della nostra regione, mortifica, inoltre, la professionalità di tutto il personale di Ostia (dai tecnici, agli amministrativi, agli addetti alla vigilanza) e svuota, di fatto, di contenuti l’attività della Soprintendenza impegnata da sempre sui due aspetti fondamentali ed inscindibili del proprio lavoro: la tutela dei beni e la valorizzazione della aree archeologiche e dei monumenti di competenza.
Ci uniamo, dunque, all’appello dei colleghi della Soprintendenza Archeologica di Roma affinché chi condivide le nostre opinioni, dal singolo cittadino sino ai rappresentanti istituzionali, faccia sentire la propria voce a difesa del patrimonio comune

Seguono firme:

Adriani Marina
Amato Luigi
Arciprete Giovanna
Bacarella Pietro
Barraco Ersilia
Bedello Margherita
Biondi Claudio
Buttacavoli Calogero
Casu Mirella
Cerquetti Viviana
Colaianni Nunzia
Conticello Giuseppina
Costabile Maurizia
Cucinotta Giuseppina
Da Roit Paolo
D’Aleo Maria
Di Casimirri Ileana
Di Giacomo Adriana
Fabi Giuliana
Falchi Stefania
Genovese Anna
Germoni Paola
Giampaolo Stefania
Giovannangeli Franco
Gramegna Maria Teresa
Marzi Marco
Masciangioli Patrizia
Melis Susanna
Morelli Marco
Morelli Cinzia
Notaro Roberta
Orlando Adriana
Pandolfi Sabrina
Paroli Lidia
Pecoroni Giancarlo
Pellegrino Angelo
Pietrini Stefania
Ponzo Orlando
Prestopino Alfredo
Renda Ida
Rinaldi Marta
Roglia Paola
Romanelli Franchino
Rossigno Grazia
Rossigno Laura
Segantini Giorgio
Seno Manuela
Sgreccia Fabiola
Spanu Mario
Stanco Lucia
Stani Stefano
Stronati Giuseppe
Tartabini Giancarlo
Tomei Patrizia
Tortora Franca
Virzì Margherita



DA http://groups.google.com/group/quartieredragoncello/browse_thread/thread/702b49b2002a1ac7

E' di questi giorni la proposta del Ministro dei BB.CC., Sandro Bondi, di commissariare le Soprintendenze di Roma ed Ostia affidandole a Guido Bertolaso (Protezione Civile) e incaricando l'Assessore all'Urbanistica del Comune di Roma, Marco Corsini, come Soggetto Attuatore. Questo è il chiaro piano per dare il via alla peggiore speculazione non solo urbanistica (annullando tutti i controlli e i vincoli) ma soprattutto di 'affari' sui NOSTRI Beni Culturali. Svuotare le competenze delle Soprintendenze è inaccettabile. Volere appalti 'veloci' per creare sorte di Disneyland con gladiatori e centurioni, come indicato dal Vice Sindaco Cutrufo, è ridicolo.

Abbiamo visto nella recente visita il livello di degrado dei beni del XIII Municipio, dovuto NON alla Soprintendenza di Ostia ma alla mancanza di fondi a questa erogati e al pessimo modo di operare dei Dipartimenti di Roma (tra cui quello proprio di Marco Corsini). Non servono poteri straordinari, ma serve ripristinare l'ordinario. Stanno distruggendo il nostro territorio, dobbiamo fermarli.

Inviamo ciascuno di noi (e diffondiamola) una mail ai seguenti indirizzi (ricordiamo che l'URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico, è stato istituito con L. 150/2000 "Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni" per garantire l'esercizio dei diritti di informazione, accesso e partecipazione ai cittadini, di cui alla L.241/1990):

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