13 giugno 2008

La UIL richiede a Bondi convocazione tavolo


13 Giugno 2008

Al Ministro Beni e Attività Culturali
Sen Sandro Bondi
Al Sottosegretario
On Francesco Maria Giro
Al Capo di Gabinetto
Dott Salvatore Nastasi
Al Segretario Generale
Prof. Giuseppe Proietti
Loro Sedi

Servizio: Segreteria Generale
Oggetto: Richiesta incontro urgente- i temi.
On Ministro
Facciamo seguito alle precedenti note per segnalarle l’urgenza della convocazione di un incontro sindacale poiché le relazioni sindacali di fatto sono ferme dal mese di marzo mentre i temi da affrontare aumentano giornalmente rischiando l’ingovernabilità di tutte le strutture centrali e periferiche del Mibac.
Per questo , oltre ai temi già indicati con note singole, Buoni pasto, Commissioni di esame, assunzioni delle 500 unità autorizzate dalla finanziaria 2008, le riportiamo anche tutti gli altri temi che aspettano di essere definiti attraverso l’attuazione di specifici accordi mediante un calendario dal quale siano chiari tempi, obiettivi e responsabilità.

1. Ridefinizione del Decreto Ministeriale relativo all’articolazione periferica nonché all’individuazione degli uffici dirigenziali di seconda fascia;
2. Attuazione dei criteri di rotazione dei Dirigenti come previsto dal d.m.16/05/2007;
3. Definizione di un tavolo nazionale per l’attuazione e monitoraggio delle operazione di accorpamento e dell’istituzione di nuove Soprintendenze , aspetti logistici, organizzativi e di collocazione e ricollocazione del personale ( Poli Museali- nuovi istituti- nuove soprintendenze);
4. Definizione di un piano nazionale straordinario di aperture mussali durante il periodo estivo con particolare riferimento alla città di Napoli;
5. Avvio procedure per il nuovo C.C.I.M. e definizione delle code negoziali del vecchio ccim quali: Turnazioni ( modalità e rivalutazione dei compensi) –sistema per la validità degli accordi- telelavoro ( entro il 31 maggio 2007 doveva essere firmato un accordo vedi art 37 ccim) - posizioni organizzative-costituzione osservatorio per la formazione-verifica stipula contratti di lavoro temporaneo o comunque denominati a norma dell’art.38 ccim;
6. Attuazione accordo del 12 luglio relativo allo scorrimento delle graduatorie dell’area C e B , la riqualificazione dei capi tecnici e l’inserimento nei ruoli del personale docente comandato;
7. Attuazione accordo del 12 marzo 2008 consistente in :
• Elevazione fino al 100% della percentuale di servizio degli ex Assistenti Tecnici Museali già stabilizzati al 50% dell’orario di lavoro.
• Attuazione delle procedure per l’inquadramento nelle posizioni economiche superiori tutti i candidati risultati idonei nei processi di riqualificazione all’interno delle aree;
• Attuazione procedure per la riqualificazione delle figure professionali che non hanno al momento sviluppo di carriera, come previsto dall’accordo del 12 luglio 2007 ( ex capi tecnici)
• autorizzazione ad inquadrare i dipendenti, in sede di passaggio tra le aree, entro i contingenti oggetto della richiesta iniziale (1.401 unità dall’area A alla posizione economica B1 e 920 unità dall’area B alla posizione economica C1), nonché – in attuazione dell’art. 36 del CCNL 2006/2009 - il passaggio nella posizione economica B1 dei restanti dipendenti appartenenti all’area A.
• Destinazione al Fondo Unico di Amministrazione di 30 milioni di euro dello stanziamento di cui all’art. 1, comma 1142 della legge finanziaria 2007, dall’anno 2008
• Conclusione delle procedure per il pagamento degli interessi a tutti i dipendenti che hanno percepito gli arretrati ex art. 4, comma 8 della legge 312/80.
8. Stabilizzazione precari biblioteche statali annesse ai monumenti nazionali e verifica, ai fini dell’attuazione delle procedure di stabilizzazione anche per tutte le altre tipologie di lavoro precario presenti nell’ambito del Mibac quali Art past, e i contratti di collaborazione .
9. Verifica risorse disponibili ai fini del passaggio di tutta l’area A nell’area B a norma del nuovo ccnl di comparto;
10. Impiego fondi fua residui per il pagamento delle elezioni rsu 2007;
11. Riqualificazione tra le aree: ridistribuzione dei posti dei profili relativi al passaggio dall’area A all’area B;
12. Verifica degli inquadramenti già disposti e modificatisi a seguiti della pubblicazione delle graduatorie definitive;
13. Definizione e conclusione dei profili professionali per l’avvio delle procedure di riqualificazione dei capi tecnici ;
14. Definizione e conclusione dei profili professionali Area B e Area C ( vigilanza; assistenza, design, multimediale ecc…)
15. Sblocco delle procedure di mobilità ordinarie del personale nell’ambito degli istituti del Ministero nonché in entrata ed in uscita dal MiBac.
16. Verifica attribuzione Fondi Fua Fondazione Museo Egizio
17. Attuazione Memorandum pubblico impiego
18. Verifica progetto Atm rivalutazione compensi e loro impiego sino al 31/12/2007.
19. Convenzione Arcus
20. Assunzioni nell’ambito dell’iniziativa Apq-Net Mibac settori Beni Librari e Archivistici
21. Formazione personale interno a seguito dell’utilizzo delle risorse Fas – delibere Cipe n.17/2003,20/2004,35/2005;3/2006.
In attesa della convocazione della riunione si coglie l’occasione per inviarle cordiali saluti.
Roma, lì 29 maggio ’08

12 giugno 2008

ATTENZIONE!

Ci sono due posti liberi da dirigente a Roma, chi è interessato invii la domanda.

Cari colleghi del Mibac, hi è interessato a partecipare alla assegnazione dei posti in questione, inoltri la domanda con un breve curriculum vitae.

Le circolari 118 e 119 le trovate sul sito:

http://www.rpv.beniculturali.it/circolari/index_circolari_2008.html

10 giugno 2008

POSIZIONE DELLA UILBAC SULL'ORGANIZZAZIONE DEL MIBAC

Al Ministro Beni e Attività Culturali
Sen Sandro Bondi

Al Sottosegretario
On Francesco Maria Giro
Al Capo di Gabinetto
Dott Salvatore Nastasi
Al Segretario Generale
Prof. Giuseppe Proietti
Loro Sedi

Servizio: Segreteria Generale
Oggetto: Richieste modifiche Dpr 233/07 e d.m.28.02.08


On Ministro
Come richiesto dal suo Gabinetto le rimettiamo le richieste di modiche del d.m. 28 febbraio 2008.
Tuttavia si ritiene assolutamente necessario procedere anche ad effettuare alcune modifiche al il D.p.r. 233/07.
Le nostre proposte nascono dalla constatazione e dall’analisi delle enormi difficoltà che si registrano negli Istituti periferici, in particolar modo presso le soprintendenze che sono state completamente abbandonate.
Infatti a più riprese avevamo segnalato alla gestione politica precedente i limiti e le contraddizioni insite nel Dpr e poi nel d.m. di riordino , raccogliendo le richieste che provenivano dai Soprintendenti di settore , dei Direttori di Archivi e da tutto il personale .
L’esperienza dei primi sei mesi di attuazione del dpr 233 conferma che la struttura Ministeriale continua a rimanere fortemente centralistica poiché oltre alla numerosità delle Direzioni Generali Centrali , anche la nascita di ulteriori Istituti speciali quale ad esempio l’Istituto Superiore del Restauro dimostra che non ha alcuna relazione funzionale e operativa con l’Opificio delle Pietre Dure.
A ciò si aggiungono le enormi difficoltà finanziarie che dovranno affrontare anche altri Istituti speciali quali il Centro per il Libro, le Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze nonché lo stesso Archivio Centrale dello Stato.
Tutto ciò dimostra inequivocabilmente come la riorganizzazione non è stata realizzata per ciò che deve fare il Ministero, per ciò che dovrebbe essere la missione istituzionale, ma è stata costruita sui Dirigenti che c’erano , sulla loro collocazione o ricollocazione.
Questo ha penalizzato fortemente la struttura periferica, quella che tutti i giorni è chiamata a dare risposte ai cittadini e che è stata sottovalutata dal disegno di riorganizzazione poiché ad esempio continua a non venir raccolto il grido dall’arme di una realtà periferica in cui , tranne pochi casi non esiste un rapporto di collaborazione tra Direzioni Regionali e Soprintendenti di settore poiché in Italia vi sono 17 modi diversi di intendere il ruolo e la funzione dei Beni Culturali , tanti quante sono le Direzioni Regionali che a nostro avviso continuano a mantenere inalterate le funzioni che hanno costituito oggetto di contenzioso tra i diversi livelli dell’amministrazione .
Infatti l’aver confermato la funzione di stazione appaltante in capo alle Direzioni Regionali dimostra come la struttura di vertice Politica e Amministrativa centrale non ha voluto ascoltare le richieste , maturate dalle esperienze negative che sono arrivate da tutti i Soprintendenti di settore.

A giudizio della Uil occorre rimettere mano al Dpr di riordino anche alla luce delle nuove disposizioni dettate dalle modifiche apportare al Codice per i Beni Culturali e del Paesaggio mediante :
• Riduzione delle attuali Direzioni Generali mediante una serie di accorpamenti , alcuni li aveva indicati lo stesso Consiglio Superiore entro un numero massimo di 7/8 . In tale logica esprimiamo apprezzamento per la proposta avanzata in merito la costituzione di una Direzione Generale Centrale ai Musei e noi aggiungiamo alla valorizzazione del patrimonio nazionale.
• Incremento della capacità operativa delle Soprintendenze attribuendogli, sulla base di quanto avviene attualmente per gli istituti Centrali autonomia, organizzativa,amministrativa ,contabile e strumenti di valutazione, attraverso le disposizioni di cui agli articoli da 12 a 22 del decreto del Presidente della Repubblica 3 dicembre 1975, n. 805. Questo permetterebbe una maggiore autonomia e soprattutto flessibilità nella gestione delle risorse di provenienza statale nonché la possibilità di acquisire ulteriori risorse aggiuntive mediante l’offerta e la vendita di attività e prodotti a soggetti terzi.
• In tale contesto va riattribuita alle Soprintendenze di settore la funzione di stazione appaltante, per gli interventi di manutenzione del patrimonio da effettuarsi con fondi dello Stato o affidati in gestione allo Stato sui beni culturali presenti nel territorio di competenza.
• Il rafforzamento dei poteri e dell’autorevolezza dei Soprintendenti e del personale tecnico scientifico garantendone la loro autonomia dal potere politico.
• Semplificazione e riduzione dei passaggi burocratici, oggi sono 7 tra centro-periferia-centro, a cui si somma l’insostenibile quantità di risorse finanziarie che giacciono ferme nella contabilità speciale con gravissimo danni per i patrimonio culturale del paese ma anche per le casse dello Stato visto che su tali risorse i cittadini vi pagano gli interessi.
• Nella more della conclusione delle procedure concorsuali per l’area della Dirigenza occorre prevedere con una norma derogatoria speciale da inserire in sede di conversione, in uno dei decreti leggi all’esame del Parlamento, la possibilità di affidare gli incarichi dirigenziali non generali a personale del Ministero appartenente all'area C3 dotato dei requisiti di professionalità ed esperienza richiesti per il relativo svolgimento.

Infine la necessità di ridefinire una struttura che abbia la pretesa di durare nel tempo, almeno per dieci anni per di rimettere in pista una macchina che nel corso degli ultimi 5 anni è stata impegnata in ben 4 riorganizzazioni !


Roma 9 giugno 2008

Gianfranco Cerasoli
Segretario Generale

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NOTIZIE SULLE NOMINE DEI DIRIGENTI GENERALI DEL MIBAC


Apprendiamo dal sito della UILBAC.

Si sono dimessi due Direttori Generali: Bruno De Santis e Carla Di Francesco.
Si è aperta la procedura per la copertura delle direzioni generali che rimangono scoperte e le domande per patecipare alla procedura per il conferimento degli incarichi devono essere prseentate entro il prossimo 24 giugno a decorrere da oggi.
Questo significa che vi saranno cambiamenti per effetti delle caselle che si libereranno a seguito delle domande.
Tale procedura riguarda conmplessivamente 11 casi ( 10+1) compresa la Direzione Regionale della Calabria.
Dal 1 luglio vi saranno i nuovi Direttori Regionali centrali e periferici interessati dal minigiro.

L'architetto Carla Di Francesco assume l'incarico con la vecchia procedura in Emilia Romagna.
Nel Lazio torna l'ingegnere Luciano Marchetti.

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8 giugno 2008

Vicedirigenza, ricorsi respinti!


DAL SITO DELLA DIRSTAT

Napoli, 4 giugno 2008
Ill.mo Dott. Arcangelo D’Ambrosio quale Segretario Generale DIRSTAT Via Ezio n. 12 ROMA omissis.
OGGETTO: VERTENZE RELATIVE ALL’APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA CONCERNENTE IL RICONOSCIMENTO DELLA VICEDIRIGENZA AL PERSONALE DIPENDENTE DELLE PP.AA. DI CUI ALLA LEGGE N. 145/2002.
COMUNICAZIONE ESITO GIUDIZI

Spett.le Sindacato,
con la presente per comunicare che la Sez. I^ del T.A.R. Lazio con sentenze n. 4552/08 (Ladisa ed altri), n. 4547/08 (Ventura ed altri), n. 4551/08 (Lavosi ed altri), n. 4553/08 (Giustino ed latri), n. 4554 (Clementi ed altri), n. 4545/08 (Firinu ed altri), n. 5268/08 (Frollo ed altri) ha dichiarato l’inammissibilità dei ricorsi per difetto di giurisdizione, operando un autentico revirement rispetto alle n. 2 pronunce (n. 4266/07 e n. 5063/2007), con le quali lo stesso Collegio, soltanto un anno prima, aveva ritenuto la propria cognizione a conoscere della controversia, connotando in termini inequivocabili la direttiva o atto di indirizzo quale vero e proprio provvedimento amministrativo e ciò sia dal punto di vista soggettivo (P.A. adottante) che da un punto di vista oggettivo o contenutistico.
Lo scrivente avvocato, non condividendo questa nuova presa di posizione, rimane convinto che l’unico giudice competente a decidere in subiecta materia sia il Giudice Amministrativo: prova ne sia che, gli stessi Giudici ordinari aditi per il medesimo contenzioso, stanno procedendo a rigetti sistematici dei gravami ritenendo che nella fase di contrattazione alcun tipo di decisione giudiziale possa essere utilmente resa.

D’altro canto si è sempre ritenuto da parte dello scrivente che l’unica fase nella quale sia possibile sollecitare l’intervento giudiziale sia quella relativa alla redazione dell’atto di indirizzo affinché lo stesso si conformi, nella maniera più fedele possibile, agli incipit della Legge n. 145/2002. Legge che, da un lato, ha provveduto ad indicare i requisiti di accesso alla Area separata della vicedirigenza dall’altro, ha demandato alla contrattazione la sua pratica istituzione.
In conseguenza di ciò, l’unica ragione dell’azione in corso è quella di indurre il G.A. a sincerarsi della illegittimità della direttiva adottata lo scorso mese di maggio che, dimentica degli imput legislativi, si è ben guardata dall’implementare la procedura per la creazione dell’Area separata della vicedirigenza. Ciò lo si afferma nell’insuperabile convincimento che alcun riconoscimento della qualifica di vicedirigente vi potrà mai essere in assenza degli atti prodromici conformi a legge (direttiva od atto di indirizzo) né alcun giudice ordinario potrà mai sostituirsi ad essi attraverso il riconoscimento giudiziale della detta qualifica. Infatti un siffatto riconoscimento senza la creazione presupposta di un nuovo Comparto all’interno del quale si stabiliscano gli effetti economici e giuridici della nuova attribuzione, rimane lettera morta.
Di qui la ravvisata necessità di impugnare innanzi il Consiglio di Stato le sentenze di I° grado affinché il massimo Consesso della Giustizia amministrativa, individui in esso l’unico vero interlocutore competente a conoscere della controversia. Gravami che sono in corso di approntamento senza costi aggiuntivi a carico dei ricorrenti e per i quali si confida in una decisione entro il prossimo mese di luglio.
L’occasione mi è gradita per comunicare l’invio a Roma per le notifiche di rito ulteriori atti di diffida con i quali, per gli afferenti al Comparto Agenzie Fiscali, si solleciterà, in particolare, la pubblicazione da parte della competente Amministrazione finanziaria del decreto di equiparazione così come corretto e vistato dal Consiglio di Stato.
Tanto si doveva.
F.to Prof. Avv. Raffaello Capunzo

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